mercoledì 21 agosto 2013

Horror story - The exorcism of Emily Rose

Ciao a tutti, sono il vostro portalettere e oggi vorrei iniziare a parlarvi di film cominciando da uno dei miei generi preferito ovvero l'horror.
Il film di cui vi voglio parlare oggi è, come spoilera già il titolo, The exorcism of Emily Rose, pellicola di Scott Derrickson uscita nel 2005.
Questo film si basa la sua trama di base sulla storia veramente accaduta di Anneliese Micheal, una ragazza tedesca a cui negli anni '70 venne diagnosticata una sindrome depressiva seguita da epilessia. Dopo anni di fallimentari cure i genitori cominciarono a cercare delle risposte nella religione arrivando a convincersi che essa fosse posseduta dal demonio, convinzione che Annaliese stessa condivideva, ella infatti arrivò a dichiarare di aver parlato sia con Gesù che con la Madonna e di aver avuto da Essi la motivazione delle proprie sofferenze. La ragazza fu così sottoposta ad esorcismi per diversi mesi finchè non morì dando così inizio ad un processo in cui il prete esorcista e i genitori vennero condannati per omicidio colposo.
Il film narra appunto la storia di questo processo, alternando ai momenti in tribunale dei flashback in cui il prete ricorda l'orrore che ha vissuto assieme a Emily. Questo cocktail è l'arma vincente del film, infatti permette di sentire sia la parte della difesa, profondamente credente e convinta della reale possessione di Emily, sia la parte dell'accusa, rappresentante della fredda scienza che accetta come vero solo ciò che può provare. Chiunque guarda il film, se non è troppo impegnato a  pregare per salvarsi nella lotta contro il demonio, è chiamato a riflettere su cosa credere, ma soprattutto a riflettere se ciò in cui crede è reale oppure no.
Il regista ha infatti utilizzato per spaventare solo cose che avvengono normalmente nella maggioranza dei casi di ritenuta possessione come lo svegliarsi sempre ad un orario preciso nel cuore della notte, il parlare alcune lingue antiche come greco o aramaico che non si sapeva di conoscere, il sentire l'odore di zolfo, il sentirsi immobilizzati nel proprio letto o il far assumere al corpo strane posizioni che sembrano quasi impossibili. Solo che questi elementi hanno tutti una possibile spiegazione scientifica e ciò fa in modo che anche il più incallito degli atei finisca per domandarsi se anche lui possa sperimentare le stesse sofferenze.
Questo film è stato certamente uno dei più terrorizzanti che abbia mai visto, alcune scene sono ben scolpite nella mia memoria, e sicuramente ve lo consiglio se vi piace il genere.
Se inoltre volete approfondire la conoscenza della storia reale in rete si trova molto materiale su Annaliese Michel che ho preferito non condividere perchè non adatto ad un blog raggiungibile da chiunque e che potrebbe davvero condizionare qualcuno.
Ora è il momento di salutarvi, arrivederci ad un prossimo post e gustatevi il film.

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