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martedì 27 agosto 2013

Naruto - Anch'io voglio fare il ninja (prima parte)

Ciao a tutti, sono il vostro portalettere e oggi vi parlerò di un manga dal successo incredibile e che è uno fra i più venduti da oltre dieci anni ovvero Naruto.
Naruto nasce nel 1999 dai pennini di Masashi Kishimoto ed oggi arriva a contare 65 volumi in patria e 63 in italia, vincendo tantissimi premi e ricevendo sempre un ottimo responso dalla critica.
Prima di addentrarci nella recensione va però divisa la storia in due tronconi, il primo che comprende i volumi dal 1 al 27, il secondo che comprende il resto della storia.
Detto questo partiamo con la trama, la storia racconta la vita di Naruto Uzumaki, un ragazzo di 11 anni che ha perso i genitori appena nato e studia all'accademia ninja del villaggio della foglia.
Naruto passa le sue giornate a combinare guai e infastidire gli abitanti del villaggio cercando di attirare attenzioni su di se, ma riesce solo a inimicarsi tutti quanti. Non sono solo le sue birichinate a renderlo odiato dal resto del villaggio, ma anche e soprattutto il fatto che esso contenga la volpe a nove code, un potentissimo demone che 11 anni prima dell'inizio della storia attaccò il villaggio della foglia e fu sigillato dal quarto hokage (il ninja più forte del villaggio) all'interno del corpo di naruto stesso. Per questo Naruto verrà isolato e allontanato da tutti, ad eccezione di un suo maestro dell'accademia, il maestro Iruka. Questo personaggio è uno dei più importanti dell'intera storia, nonostante non sia forte ne abbia ruoli importanti nel villaggio sarà il primo ad accettare il nostro protagonista e a considerarlo un ragazzo normale e non un mostro. Con il prosegiure della storia Naruto diventerà un ninja a pieno titolo e verra inserito all'inerno del gruppo 7 assieme alla ragazza di cui è innamorato ovvero Sakura e a Sasuke, ultimo discendente del clan Uchiha con l'unico desiderio di vendicare lo sterminio dei suo familiari. Il gruppo 7, sotto la guida del maestro Kakashi, si troverà costretto ad affrontare numerose sfide, dalla saga di Zabusa in cui aiuteranno un villaggio a sfuggire al gioco di un ricco signorotto che li tormentava alla saga della selezione dei chunin in cui si sfideranno con altri ragazzi per essere promossi di grado. Queste sfide faranno in modo che il legame fra i vari membri cresca sempre più, interessante è soprattutto il rapporto che nasce fra Naruto e Sasuke e la sua evoluzione. Inizialmente rivali, i due iniziano a considerarsi amici e a dimenticare l'odio che provano entrambi per il resto del mondo, almeno finchè non compare Orochimaru, un ninja traditore che cerca di portare Sasuke dalla sua parte e prova a distruggere il villaggio della foglia. Non è solo con gli altri membri del suo team che Naruto riesce a stringere legami, infatti stringerà salde amicizie con molti altri ninja del suo villaggio e addirittura con alcuni nemici, la più importante delle quali sarà con Gaara (qui trovate un mio focus on su di lui), un altro ragazzo che ha vissuto un'infanzia come lui perchè portatore del demone tasso della sabbia sigillatogli in corpo dal suo stesso padre per trasformarlo in un'arma umana.
L'arco narrativo conclusivo di questa prima parte di manga è appunta la fuga di Sasuke che, cercando di ottenere un potere in grado di permettergli di vendicare il suo clan, cerca di raggiungere Orochimaru. Inutile dire che Naruto si lancerà subito al suo inseguimento aiutato dai suoi nuovi amici arrivando infine a scontrarsi proprio con Sasuke, ma purtroppo risulterà sconfitto dall'odio dell'ormai ex amico. Naruto deciderà così di mettere da parte momentaneamente il suo sogno di diventare hokage e partirà assieme all'eremita dei rospi, Jiraiya, sperando di diventare abbastanza forte per riprendersi indietro il suo amico.
Questa prima parte di storia non è particolarmente profonda, ma offre molto ai lettori più giovani rivelandosi un'opera di formazione completa. Il protagonista, come molti altri personaggi, cresce con il proseguire della storia, imparando valori fondamentali come l'amicizia e il dovere. Per tutto il tempo cerca di realizzare il proprio sogno di venire accettato da tutto il villaggio e di dimostrare di essere un perdente. Sasuke invece sarà sempre più  ossessionato dalla vendetta e comincerà ad essere l'antitesi del nostro eroe, con l'unico sogno di riuscire un giorno a vendicarsi.
Infine questa prima parte di Naruto è probabilmente una delle mie storie preferite, ricca di emozioni e sentimenti, capace di tenerti incollato alle pagine e in grado di insegnarti il dover, il sacrificio, la lealtà e di infonderti il coraggio di credere ai propri sogni, tutte cose importantissime se si è ancora un ragazzino.
Per questa prima parte era tutto e noi ci rivediamo ad un prossimo post.

giovedì 22 agosto 2013

Saint Seiya - Ma davvero?

Ciao a tutti, sono il vostro portalettere e oggi vi parlerò di un manga che ha davvero spopolato durante gli anni '80 e che ancora oggi riscuote un notevo successo: Saint Seiya.
Questo fumetto è una vera e propria opera leggendaria, negli anni ottanta era considerato l'unico vero rivale
di dragonball rivaleggiando costantemente nelle vendite.
Dopo aver letto l'intera saga mi è sorta spontanea una domanda: ma davvero? Davvero questo manga si piazzava nei primi posti delle classifiche di popolarità e di vendita? Davvero era un modello a cui aspirare per gli emergenti mangaka? Davvero tutti i ragazzini sognavano di indossare un'armatura d'oro e combattere per la dea Atena?
Siamo seri, quest'opera è un abominio, per migliaia di pagine vedremo un povero ragazzo scagliarsi contro nemici più forti di lui urlando "FULMINE DI PEGASUS" (il nome originale della tecnica è impronunciabile) senza sortire alcun effetto. Poi magicamente ispirati dall'amore per la giustizia e per la pace e, dopo aver sviluppato il settimo e anche l'ottavo senso (giusto per essere sicuri di non farci mancare nulla), si brucia il cosmo oltre i limiti estremi dell'universo riuscendo così a scagliare un pugno più veloce della luce che sbaraglierà ogni malintenzionato. Dalla prima all'ultima saga, dal primo all'ultimo avversario, tutto sarà uguale.
E sui personaggi principali non diciamo niente? Forse bisognerebbe parlare al singolare visto che sono tutti uguali. Mentre leggo ho l'agghiacciante sensazione che siano tutti dei cloni, nessun personaggio ha delle caratteristiche uniche (tranne Shun, il cavaliere dell'andromeda, la cui caratteristica fondamentale è meglio non dirla), nessuno ha un pensiero proprio o riesce a dire qualcosa che vada contro corrente.  Va leggermente meglio passando ai personaggi secondari, ma anche questi sono accomunati da una caratteristica: sono vuoti, non ti lasciano nulla dopo la lettura.
Un ultimo appunto va fatto sui disegni: fanno schifo, non c'è altro da aggiungere.
Quindi, dopo questo mio elogio a Saint Seiya è arrivata l'ora di salutarvi ad un prossimo post.

martedì 20 agosto 2013

Beelzebub - Istruzioni su come slogarsi la mascella cercasi

Ciao a tutti, sono il vostro portalettere e oggi vi parlerò di Beelzebub, un manga nato dal pennino di Ryuhei Tamura solo pochi anni fa, più esattamente nel 2009.
Partiamo dalla trama: un bel giorno, durante una rissa, il nostro protagonista trova il figlio di satana, venuto sulla terra per sterminare la razza umana che gli si affeziona per la sua forza e la sua brutalità. Il nostro eroe
inizierà così a sfidare tutti  gli studenti del suo istituto (una scuola di super delinquenti che vanta una percentuale di teppisti del 120%) cercando di trovare qualcuno più forte di lui a cui sbolognare il bambino. FINE DELLA TRAMA.
Non ci saranno colpi di scena, niente misteri che verranno svelati con l'avanzare della storia, nessuna introspezione profonda dei personaggi, nessun insegnamento morale. NIENTE.
Leggendo questo manga potremo fare solo una cosa: ridere come degli ebeti dalla prima all'ultima vignetta. Quest'opera è semplicemente una brillante parodia del genere shonen, vi ritroveremo infatti tutti gli elementi tipici come i combattimenti a livello crescente, i super allenamenti per sconfiggere il nuovo boss e naturalmente le tecniche segrete. Solo che qua quando arriverà il momento decisivo in cui solo uno fra il nostro protagonista e i suoi avversari potrà prevalere si deciderà tutto al meglio di tre set a pallavolo o a chi è più bravo coi videogames, le super tecniche segrete si riveleranno essere dei semplici pugni scagliati con maggiore forza  oppure consisteranno nel rubare il latte al piccolo Beel e se un nemico sarà troppo forte basterà far diventare il piccolo pargolo un gigante colossale come se fosse un megazord.
Questo è beelzebub, risate, risate e risate ancora. L'unica pecca è che se non apprezzate il genere shonen a che il manga stesso sfotte allegramente, allora vi ritroverete ad annoiarvi un po' nei capitoli in cui i personaggi si meneranno, ma la lettura resterà piacevola.
Se invece siete degli amanti del genere vi consiglio vivamente di teletrasportarvi in fumetterei ed ordinare l'intera serie.
Ciao a tutti dal vostro portalettere e arrivederci ad un prossimo post.

sabato 3 agosto 2013

Death Note - L'inizio della mia fine



Ciao a tutti, sono il vostro portalettere e oggi vi parlerò di Death Note

Questo manga pubblicato per la prima volta in italia nel 2006 è stato quello che ha fatto nascere in me la passione per questo mondo quindi perdonatemi se i miei giudizi saranno troppo soggettivi.

La trama di base è molto semplice, un ragazzo incredibilmente dotato trova un death note, un quaderno di un shinigami che permette di uccidere le persone semplicemente scrivendoci sopra il nome e immaginandone il volto. Il nostro protagonista decide quindi di utilizzare questo quaderno per giustiziare i criminali e guidare l’umanità verso un futuro migliore. Inutile dire che gli organi di polizia di ogni dove non la prenderanno bene e si metteranno sulle sue tracce con intenzioni poco amichevoli e, per non farci mancare nulla, ci sarà anche il miglior detective del mondo a cercare di mettergli i bastoni fra le ruote.

I punti forti del manga non risiedono però nella trama o nei colpi di scena, ma piuttosto nell’impostazione dei personaggi. A Light yagami, che evidentemente non ha mai letto beccaria e il suo “dei delitti e delle pene”, mosso inizialmente da intenti nobili e pronto a sacrificare addirittura la sua anima pur di migliorare il mondo viene contrapposto L, anche lui pronto a tutti pur di assicurare kira alle mani della giustizia.  Ma è proprio il concetto di giustizia quello su cui si combatte, e il lettore è chiamato a schierarsi anch’esso scegliendo in quale giustizia credere.
Tornando ai personaggi, abbiamo, oltre ai due protagonisti e ai loro bizzarri comportamenti, un ricco cast di comprimari più o meno importanti, ma che vanno a rappresentare l’uomo comune, compresi io e voi che mi leggete. Avremo persone che scapperanno di fronte a questa sfida perché tengono più a se stessi che alla collettività, persone che lavorano duramente per ciò in cui credono, persone timorose e piene di dubbi che non sanno se stanno facendo la cosa giusta, persone che si sacrificano per gli altri e persone che sacrificano gli altri per il proprio tornaconto. Noi, nel bene e nel male, saremo costantemente costretti a confrontarci con ciò rispecchiandoci in questi personaggi.

Altro punto fondamentale dell’opera è la tensione che fa provare ai propri lettori. Questo manga riesce davvero a tenerti col fiato sospeso in alcuni passaggi e ci si ritrova a tifare per il nostro personaggio preferito manco fosse la finale dei mondiali di calcio. Questo perché differentemente dal classico manga per ragazzi noi non sappiamo già che il buono trionferà, anzi, non sappiamo neanche chi è il buono fra i contendenti.

Detto questo c’è da dire che il manga non è tutto rosa e fiori, dalla seconda metà in poi la qualità dei personaggi cala ma penso di poter imputare la cosa non solo alla mancanza di idee ma anche alla moralità sempre più degradata che pervade il mondo. Il disegno non è nulla di eccezionale ma anche grazie ad un sapiente uso dei colori le tavole hanno ugualmente un buon impatto visivo.

Infine io mi sento di consigliarvi questo manga che pur non essendo un capolavoro è un ottimo prodotto adatto soprattutto ai lettori un po’ più giovani, intorno ai 14-16 anni, ma che saprà intrattenere piacevolmente anche i lettori un po’ più navigati. Vi invito comunque a non prendere le mie parole come verità assolute, io sono solo un semplice appassionato di fumetti e vi invito anche a lasciarmi un commento per farmi sapere cosa ne pensate di quest’opera.

Un grazie a tutti coloro che sono arrivati fin qui e arrivederci alla prossima recensione.